

Conviviale web Piattaforma Zoom – ” Esplorando il mondo di Google Art “.
martedì 9 febbraio 2021, ore 19, sulla piattaforma web Zoom si è tenuto un Interclub con Rotary Club Roma e Rotary Club Carrara e Massa dal titolo ” Esplorando il mondo di Google Art “.
Resoconto della serata a cura di Giovanna Pavesi
Un nuovo modo per avvicinarsi al mondo dell’arte, cogliendone (da vicino) tutta la sua bellezza, la sua fragilità e la sua complessità. Perché anche se le limitazioni imposte dalla pandemia hanno interrotto (almeno momentaneamente) il legame tra cittadino contemporaneo e cultura in senso stretto, l’uso della tecnologia ha contribuito ad aprire un nuovo varco. È stato dedicato proprio a questo e, più in generale, al mondo di Google Arts and Culture, incontro del Rotary Club Parma Est, organizzato online il 9 febbraio, in un interclub interdistrettuale con Rotary Club Roma e Rotary Club Carrara e Massa. Con il consueto rintocco della campana il presidente del Rotary Club Parma Est, Giancarlo Buccarella, ha avviato il dibattito virtuale, che ha raccolto un altissimo numero di partecipanti virtuali. Dopo il benvenuto al governatore Adriano Maestri, ad Antonio Diso (presidente del Rotary Club Roma), a Gianvincenzo Passeggia (presidente del Rotary Club Carrara e Massa), ad Aldo Agnetti(presidente del Rotary Club Parma), a Susan Ebrahimi (presidente del Parma Farnese), ad Antonio Palma(presidente del Conservatorio San Pietro a Majella e, da poco, nominato presidente dell’Istituto poligrafo e zecca dello Stato), Buccarella ha introdotto anche Giancarlo Gonizzi e Maria Vittoria Alpi, ai quali è stato affidato il compito di raccontare funzionamenti e curiosità legate a Google Arts and Culture, Giuseppe Bertini, storico e past president del club, e, infine, l’assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, che per primo ha parlato delle (infinte) possibilità fornite dal mondo dei nuovi media all’arte, soprattutto in un momento complicato come quello della pandemia. “Con il Covid-19 abbiamo assistito a una ferita inguaribile: il settore culturale ha subito le chiusure più feroci e anche se da questa settimana abbiamo ripreso alcune attività come le mostre, tutto il comparto dello spettacolo dal vivo e del cinema è ancora fermo, in lockdown.”, ha dichiarato, in apertura, Guerra, ricordando che la cultura, oltre a essere “incontro e confronto che si deve fare in presenza, è anche spazio di riconoscimento, in cui è difficile rinunciare alla fisicità”. Ma altrettanto importante è stato, secondo l’assessore, l’ausilio arrivato dai dispositivi digitali, che hanno tenuto collegati questi mondi e senza il quale il danno sarebbe stato ancora più forte. Guerra ha approfondito il tema della potenzialità di questi strumenti: “È un cambiamento di cui tenere conto senza eccessiva paura. Oggi, qui, parliamo anche di opportunità: Google Arts and culture è stata l’occasione di avvicinare una comunità di visitatori e interessati che prima era inimmaginabile anche solo pensare”. Guerra, durante il suo intervento, ha fatto riferimento anche alla collaborazione tra Parma Capitale della Cultura 2020+21 con Google, definendola “un’eredità”. “Invito a guardare il bicchiere mezzo pieno, capendo come la strumentazione che abbiamo intorno possa gettare basi nuove, miste e post-mediali, che portino a un concetto di mescolanza tecnologica che rappresenti una risorsa”, ha concluso l’assessore. E, in effetti, Google Arts and Culture ne è la perfetta sintesi: lanciato il 1° febbraio 2011, il “tesoro virtuale” a portata di tutti è, di fatto, una raccolta online di immagini in alta risoluzione di opere d’arte esposte nei più celebri musei del mondo. Che tutti possono raggiungere, da qualsiasi postazione e da qualsiasi dispositivo. La caratteristica dell’esplorazione virtuale di musei e siti culturali utilizza la stessa tecnologia impiegata da Street view (sempre di Google) e a partire dal 2016 è stata ideata una speciale macchina fotografica robotizzata (denominata Art camera), che permette agli utenti di osservare riprese fotografiche con una risoluzione di 7 gigapixel. E grazie alla tecnologia Video 360°, chiunque, oggi, nonostante il nuovo coronavirus, può visitare virtualmente le bellezze di Parma Capitale della Cultura 2020+21. “Il Rotary è impegnato proprio su questo fronte con il progetto La Galleria del Duca di Parma su Google Arts”, ha aggiunto Buccarella, spiegando il service, che consiste in un percorso virtuale della galleria, prendendo spunto dall’omonimo libro di raccolta di Giuseppe Bertini, del 1987, che racconta i 329 dipinti dispersi, molti dei quali rintracciati e collocati in diversi musei di tutto il mondo e in varie collezioni private. “La ricostruzione virtuale di questa galleria sarà un bel lascito per la città, progetto che nasce quest’anno e che impegnerà anche l’annata di Mariella Amoretti, che mi succederà alla presidenza”, ha specificato Buccarella. Anche il presidente Antonio Diso ha salutato gli ospiti portando i saluti del Governatore del suo distretto, Giovambattista Mollicone e ricordato quanto sia vivo il gemellaggio del RC Parma con il Rc Roma, sugellato sotto la presidenza di Giacomo Rolli e Raffaello Ragaglini. “Come Rotary Roma stiamo cercando di portare questa innovazione e tecnologia all’interno del nostro club: a inizio anno è stato possibile effettuare conviviali in presenza, ma abbiamo comunque utilizzato Zoom per chi non aveva la possibilità di intervenire direttamente”, ha aggiunto Diso, riportando l’esperienza romana. Sono seguite parole particolarmente toccanti del presidente Gianvincenzo Passeggia, che, sottolineando la grande opportunità presentata dai nuovi mezzi di comunicazione, ha definito fondamentale “la celebrazione della bellezza, nei sensi e nei sentimenti”, in particolare in questo momento pandemico. Entrambi, al termine del seminario online, ringraziando i relatori per “aver catturato l’attenzione” di tutti i presenti, hanno definito il sistema di Google arts and culture “estremamente affascinante” e uno strumento capace far “riscoprire l’arte”. Gonizzi poi ha spiegato come, grazie a un incontro (casuale) in Barilla con Andrea Belli, sia nata l’idea del progetto con Rotary, e di Alpi sullo strumento fornito da Google. E così, il tour virtuale, raccontato dai due studiosi, ha portato i soci e i partecipanti al seminario online in giro per i musei di tutto il mondo. “Scorrendo la homepage ci accorgiamo di come i contenuti siano eterogenei”, ha spiegato Alpi, mostrando i particolari delle più celebri opere d’arte del mondo. Come La ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer o il mausoleo del Taj Mahal, in India, fino ad arrivare ai più importanti spazi espositivi di New York, di Roma e di Firenze. “Con le sue funzioni, Google Arts ci permette di costruirci il nostro grand tour, un po’ come nel ‘700 facevano i giovani che venivano in Italia a imparare il bello e a riconoscere la bellezza. Si tratta di strumenti che permettono di vivere la visita di un museo anche stando lontani e intanto si possono imparare molte cose. Questo non è solo un vezzo, ma uno strumento per costruire strade di esplorazione”, ha aggiunto Gonizzi. Al termine del tour virtuale, lo storico Bertini ha condensato nel suo intervento gran parte della storia artistica e familiare dei Farnese, a Parma (e non solo). “Ebbero al loro servizio i maggior pittori del ‘500 e aprirono una collezione per attrarre visitatori in città. Accumularono così diverse opere d’arte, molte delle quali vennero comprate e altre confiscate”, ha spiegato Bertini, mostrando i dettagli di quella Galleria che, finalmente, anche grazie alla tecnologia, potrebbe ricomporsi con il progetto del Rotary. “L’arte va vissuta in prima persona e in presenza, così come la cultura e la scuola – ha concluso il governatore Adriano Maestri – .Siamo stati costretti a utilizzare i sistemi informatici e questo ha sviluppato la voglia di sfruttare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Io lo vedo come una grande opportunità: non tutto viene per nuocere. Dobbiamo approfondire questo tema e anche il Rotary lo sta facendo”.