Dopo la prima edizione avvenuta , sabato 20 e domenica 21 aprile 2013, nella suggestiva cornice dei Voltoni del Guazzatoio del Palazzo della Pilotta a Parma, apre il secondo Salone Liberbook, una biennale dedicata al Libro d’artista e alla Stampa d’autore, sabato 23 maggio e domenica 24 maggio 2015, nelle sale dei Voltoni del Guazzatoio, Palazzo della Pilotta.
La rassegna è promossa dal Rotary Club Parma Est, in collaborazione con l’Atelier Alma Charta, con i sostegni della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Parma e Piacenza, della Biblioteca Palatina e della Fondazione Museo Bodoniano. .
Saranno presenti 38 artisti-editori, metà dei quali provenienti da diverse regioni italiane e l’altra metà dall’Europa. Prima partecipazione dell’Istituto d’arte Paolo Toschi con lavori selezionati e realizzati dagli studenti nel corso dell’anno scolastico.
Alle ore 11 di domenica 24 maggio verrà presentato il libro « Guida per bibliofili affamati » dagli autori Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta. Il collezionista Mauro Carrera introdurrà il pubblico nel mondo della bibliofilia, divulgando i rapporti intensi fra arte e letteratura dal Novecento fino ai nostri giorni.
La rassegna Liberbook permetterà ai visitatori di compiere un viaggio nella microeditoria di qualità nel Palazzo che ospitò la Tipografia reale di Giambattista Bodoni; così scrivono le autrici nella loro Guida : « una microeditoria ad alto tasso di creatività (e spesso audacia), alla ricerca delle testimonianze di editori che, fuori dai grandi circuiti, sanno dar vita a libri belli e assolutamente desiderabili ».
Il libro d’artista è un’opera d’arte non facilmente definibile, e nella sua diffusione, con le sue tirature limitatissime, è « figlia » di un tempo che muta. Fare dei bei libri richiama un’idea costante nella mente umana da quando vive attorniata da libri.
Con l’ingresso prorompente nell’era informatica dei nuovi mezzi di communicazione, il libro d’artista insegue la via lenta, e, nel panorama degli artisti editori e della loro visione di un universo che raccoglie l’Immagine e la Scrittura, offre percorsi che richiamano manualità antiche e nuove ma anche valori umani e sensibilità ecologiche « nostalgiche del futuro ».
A motivare la scelta del nome “Liberbook” per la rassegna, l’unione del vocabolo “Liber” che in latino significa libro (ma anche libero) e la parola inglese “book”; è un connubio che cerca di restituire nuovo slancio alla forza della nostra cultura occidentale, evocando la comunione di due mondi, quello latino e quello anglo-sassone.Sito internet Liberbook.it